Il vino giusto per il tartufo: tre abbinamenti che fanno la differenza

Abbinare il vino al tartufo è un esercizio di eleganza sensoriale. Parliamo di un ingrediente nobile, complesso, capace di trasformare un piatto semplice in un’esperienza profonda, grazie ai suoi profumi di sottobosco, terra umida, nocciola e muschio. Per questo l’abbinamento richiede attenzione, sensibilità e, soprattutto, vini che sappiano accompagnarne l’intensità senza sovrastarla.

Tra le proposte più interessanti spiccano tre scelte diverse tra loro, ma tutte accomunate da una struttura fine e da una capacità naturale di accompagnare il tartufo: uno Chardonnay argentino, un Nebbiolo da Barbaresco e uno Champagne Blanc de Blancs.

Chardonnay argentino: freschezza e profondità

Lo stile dello Chardonnay argentino è oggi molto interessante: grazie a vigneti d’altitudine (ad esempio nella valle dell’Uco, Mendoza) e con escursioni termiche importanti, l’uva matura bene, acquisendo buona acidità e complessità aromatica.
I tratti principali: frutta tropicale o a nocciolo (ananas, mango, pesca), agrumi (limone, lime), mela, a volte vaniglia o legno se l’affinamento è in barrique.
Consiglio pratico
Servi il vino ben fresco (ma non freddissimo: intorno ai 10-12 °C può andar bene), assicurati che il piatto abbia una base untuosa (burro, panna leggera, formaggio) che aiuti a “legare” tartufo e vino. In questo contesto, lo Chardonnay argentino è una scelta raffinata e moderna.

La nostra scelta: Chardonnay 2022 – Catena Alta

Rosso: Nebbiolo (es. Barbaresco)

Il Nebbiolo è il vitigno simbolo delle Langhe, con vini che mostrano tannini ben definiti, acidità elevata, profumi di ciliegia, frutti rossi, spezie, cuoio, sottobosco, e un potenziale che col tempo si evolve in note più terrose e complesse.
Consiglio pratico
Un piatto con tartufo affettato sopra pasta e burro, oppure con carne rossa o selvaggina al tartufo, trova qui un partner ideale. Servi il vino a circa 16-18 °C, e magari lasciare decantare qualche minuto una bottiglia più giovane. Se scegli un Barbaresco relativamente maturo (non troppo giovane), l’abbinamento sarà particolarmente soddisfacente.

La nostra scelta: Barbaresco 2021 – La Ca’ Nova

Bollicina: Champagne Blanc de Blancs

Gli Champagne, in particolare le cuvée “Blanc de Blancs”, vantano finezza nei perlage, acidità elevata, mineralità e spesso note di brioche, crosta di pane, nocciola e burro se vinificate in legno. In abbinamento al tartufo, sia l’effervescenza ,che pulisce il palato, sia la mineralità e le note mature date dal lungo affinamento degli champagne valorizzano al meglio le note aromatiche del tartufo.

Consiglio pratico
Utilizza una bollicina non troppo giovane (uno Champagne con un lungo affinamento sui lieviti), servila a circa 10°C in un calice a tulipano. Accompagna il tartufo con piatti semplici ma gustosi: ad esempio un risotto al tartufo con poco condimento, oppure un uovo in camicia con tartufo, così che la bollicina esprima tutto il suo fascino.

La nostra scelta: Champagne “Blanc de Craie” Brut – Henri Giraud

Un ultimo consiglio per un abbinamento perfetto

Scegliere il vino giusto per il tartufo significa soprattutto lasciarsi guidare dall’equilibrio. Un piatto più leggero e cremoso trova un compagno ideale in un bianco fresco e strutturato come uno Chardonnay vinificato in legno; una preparazione più ricca o tradizionale si lega meravigliosamente alla profondità del Nebbiolo; mentre se cerchi un abbinamento capace di trasformare la cena in un momento speciale, uno Champagne Blanc de Blancs è la strada più luminosa. Non dimentichiamo che anche la temperatura di servizio, l’affinamento del vino e la delicatezza del piatto influenzano il risultato finale: il tartufo va rispettato, e un calice scelto con cura può davvero farlo brillare.