Vino, whisky & follie: stranezze, record e ossessioni dal mondo degli spirits

Il lato bizzarro della passione per il vino e i distillati

Dietro ogni bottiglia si nasconde un mondo di tradizioni, rituali e – talvolta – vere e proprie ossessioni. Il vino, il whisky, il gin e tutti i grandi spirits sanno essere raffinati, eleganti, a volte sofisticati… ma anche terreno fertile per passioni fuori dal comune, sfide improbabili e collezionismi che sfiorano il grottesco. Agosto è il mese perfetto per lasciarsi incuriosire dalle storie più incredibili: ecco un viaggio tra i primati, le manie e i casi più assurdi del pianeta beverage.

 

Bottiglie da record: quando il vino (o il whisky) costa più di una casa

Forse non tutti sanno che alcune bottiglie hanno raggiunto prezzi da capogiro, finendo battute all’asta per cifre che superano il valore di un appartamento in centro. La bottiglia di vino più costosa mai venduta? Un Romanée-Conti del 1945, aggiudicato per oltre 550.000 dollari. Nel mondo dei whisky, invece, il record va a una bottiglia di Macallan 1926, venduta per più di 1,7 milioni di euro. Non solo: il mercato dei “fine wines & rare spirits” continua a crescere, con collezionisti che si contendono bottiglie destinate a non essere mai aperte.

 

Il museo degli oggetti inutili: gadget e stranezze da collezione

La passione per il vino e gli spirits non si limita alle bottiglie. Esistono musei e collezioni dedicati ai gadget più improbabili: cavatappi antichi, decanter in forme stravaganti, bicchieri da record, portabottiglie artistici (o kitsch), persino abiti da sera “aromatizzati” con essenze di whisky.

 

Chi beve (e quanto): statistiche sorprendenti

  • In Francia, il consumo medio di vino pro capite è di circa 50 litri all’anno, ma la Nuova Zelanda vanta il record per la più rapida crescita di vigneti negli ultimi vent’anni.

  • In Scozia ci sono più botti di whisky in invecchiamento che abitanti: per ogni scozzese, si contano quasi 4 barili!

In Giappone, la passione per il whisky ha portato a un vero boom di micro-distillerie locali, alcune delle quali sono oggi tra le più premiate al mondo.

 

Manie da collezionisti e aste folli

Ci sono collezionisti che inseguono etichette impossibili, appassionati che hanno costruito caveau climatizzati nei garage di casa, altri che si iscrivono a “liste d’attesa” per ricevere (forse) una bottiglia esclusiva. C’è chi organizza cene in cui ogni ospite porta una bottiglia misteriosa, e chi si è tatuato sulla pelle la firma di un grande maître de chai. Non mancano nemmeno le aste benefiche dove una singola bottiglia può finanziare una scuola o un ospedale.

 

Tradizioni bizzarre e sfide impossibili

  • In Georgia, la terra del vino ancestrale, esiste il “supra”, un banchetto rituale in cui i brindisi si susseguono fino a notte fonda e il tamada (maestro di cerimonia) deve inventare un motivo per ogni calice sollevato.

  • In Islanda, ogni anno si celebra il “Beer Day” per ricordare la fine del proibizionismo sulla birra, con maratone di brindisi e sfide a chi resiste più a lungo al freddo.

  • In Australia c’è la moda dei “winery runs”: gare podistiche dove, invece dell’acqua, agli atleti vengono offerti piccoli assaggi di vino ai vari checkpoint.

 

Spirits nel Guinness dei Primati

  • Il cocktail più grande del mondo? Preparato a Tijuana, in Messico oltre 39.000 litri di Margarita in una sola, immensa vasca.

  • Il brindisi con più partecipanti: più di 32.000 persone hanno alzato insieme il calice in un festival in Spagna.

  • La distilleria più antica ancora in attività: la Bushmills in Irlanda, attiva dal 1608.

 

Che gusto c’è nell’eccesso?

Dietro questi numeri e queste follie si nasconde il desiderio di rendere il vino e i grandi spirits un’esperienza sociale, creativa e – perché no – anche un po’ fuori dagli schemi. Per ogni collezionista compulsivo, c’è qualcuno che si diverte a scoprire nuove bottiglie semplicemente per il piacere di raccontare una storia diversa. E forse, anche sotto l’ombrellone, vale la pena lasciarsi ispirare da un pizzico di follia: che sia un brindisi insolito, una bottiglia particolare da assaggiare in compagnia o solo una curiosità da raccontare al prossimo aperitivo.