Lo Chablis è più di un vino: è un viaggio in una delle zone vitivinicole più affascinanti della Francia, una terra dove il calcare affiora sotto i filari e il clima scolpisce ogni annata con tratti distintivi. Situato nella parte più settentrionale della Borgogna, il territorio di Chablis è un’oasi di Chardonnay puro, coltivato in condizioni uniche che ne esaltano freschezza, verticalità e mineralità.
Una denominazione storica, figlia dei monaci e delle conchiglie
La storia dello Chablis affonda le radici nel Medioevo, quando furono i monaci cistercensi dell’Abbazia di Pontigny a impiantare i primi vigneti, intuendo il potenziale straordinario del terroir. Oggi, la denominazione d’origine controllata Chablis (AOC) è suddivisa in quattro livelli gerarchici: Petit Chablis, Chablis, Chablis Premier Cru e Chablis Grand Cru.
Un aspetto sorprendente del territorio è il suolo Kimmeridgiano, ricco di fossili marini e conchiglie, che conferisce ai vini la loro firma minerale inconfondibile. Non è raro che durante una passeggiata tra i filari si trovino frammenti di fossili incastonati nella terra: un segno tangibile dell’antica origine geologica di questa zona.
Cosa rende unico un Chablis?
Pur essendo vinificato al 100% con uve Chardonnay, lo Chablis è molto diverso dai suoi fratelli borgognoni più a sud. Qui il clima è più freddo, le escursioni termiche marcate e le vigne spesso a rischio gelate primaverili. Questo significa vini:
- freschi, con acidità marcata,
- minerali, grazie al suolo ricco di calcare e fossili,
- puri, con profumi delicati di mela verde, agrumi, fiori bianchi e una sottile nota salina.
Gli Chablis raramente vengono affinati in legno nuovo, e molti produttori preferiscono l’acciaio per esaltare la trasparenza e la precisione del vino.
Curiosità che forse non conosci
- Lo Chablis è uno dei vini bianchi più longevi di Francia: le versioni Premier Cru e Grand Cru possono evolvere magnificamente per decenni.
- Lo Chablis Grand Cru si trova tutto su una sola collina esposta a sud-ovest, divisa in sette climat ufficiali, come Les Clos e Vaudésir.
- Nei bistrot parigini, ordinare “Chablis” è diventato quasi un modo per chiedere un bianco secco e elegante, tanto è iconico questo vino.
Abbinamenti che sorprendono
Lo Chablis è il compagno perfetto dei frutti di mare, ma sa essere versatile anche con piatti vegetariani, formaggi freschi, sushi e cucina orientale. Provalo con un carpaccio di capesante, un plateau di ostriche o con una vellutata di porri e patate: la sua mineralità farà brillare ogni boccone.
Uno Chablis che ti consigliamo?

